mercoledì 10 ottobre 2007

Deleplace

Ho messo a disposizione di tutti la libera traduzione del Libro "Rugby de mouvement Rugby total" di René Deleplace, potete scaricare il testo da questi link, download

http://www.mediafire.com/file/3h1dtlktp84tnd5/DELEPLACE.zip

un pò datato ma sicuramente un classico del nostro sport.

Steven Hansen relatore al High Performance Coaches’ Course

Steven Hansen Assistant Coach degli AB ha tenuto una interessante relazione sul Breakdown presso International Rugby Academy NewZealand in Parmerston North, http://www.iranz.co.nz/ . Una esperienza veramente interessante consigliata a chi vuole approfondire le proprie conoscenze, IRANZ organizza corsi per allenatori e giocatori di tutti i livelli.

venerdì 5 ottobre 2007

NICK MALLETT NUOVO COMMISSARIO TECNICO DELLA NAZIONALE ITALIANA RUGBY

3/10/2007 - 15:40
Roma - Il Presidente della Federazione Italiana Rugby Giancarlo Dondi comunica che è stato raggiunto un accordo con Nicholas Vivian Howard Mallett che assumerà, a partire dal 1 novembre, l'incarico di Commissario Tecnico della Nazionale. Nato ad Haileybury (Inghilterra) il 30 ottobre del 1956, Mallett si è trasferito nello stesso anno con la propria famiglia in Rhodesia e successivamente, nel 1963, in Sudafrica. Laureatosi all'Università di Cape Town nel 1977, è stato selezionato nello stesso anno dalla selezione provinciale di Western Province prima di rientrare in Inghilterra, dove ha frequentato con profitto la prestigiosa Oxford University, rappresentandola sia con la maglia della squadra di rugby che nel cricket. Rientrato in Sudafrica, è tornato a giocare, sempre nel ruolo di flanker - tra le fila di Western Province, con cui ha vinto quattro Currie Cup tra il 1982 ed il 1985 militando anche nel campionato italiano, stagione 1982/83, con il Rugby Rovigo. Nel 1984 ha indossato per due volte la maglia verde-oro degli Springboks, la Nazionale sudafricana. Dopo un'esperienza di sette anni come allenatore e giocatore in Francia, è tornato ancora una volta in Sudafrica nel 1994, diventando nel 1995 capo-allenatore della provincia di Boland e, successivamente, assistant-coach degli Springboks. Nominato CT della Nazionale del Sudafrica nel 1997, ha ottenuto alla guida degli Springboks una serie di diciassette vittorie consecutive tra l'agosto del 1997 ed il dicembre del 1998, record ad oggi ineguagliato. Conclusa l'avventura sulla panchina verde-oro con un record di ventisette vittorie in trentotto incontri, è tornato ancora una volta in Europa dove ha assunto la guida dello Stade Francais, portato al successo nel massimo campionato transalpino nel 2003 e nel 2004, per poi approdare nuovamente nel proprio Paese natale come Director of Rugby di Western Province, ruolo ricoperto sino alla nomina a Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Rugby.

Una sfida avvincente

Migliorare la qualità collettiva ed individuale della squadra, incrementare la crescita dei giovani e consolidare una posizione di rilievo in serie B.

Ho passato 37 anni dei miei 53 sui campi di Rugby, metà come giocatore e metà come allenatore, ho sempre creduto nei principi e nei valori di questo Sport e ho avuto molte soddisfazioni ma come spesso capita si arriva ad un punto di saturazione, gli impegni professionali e famigliari sembrano pesare più del profumo della vaselina prima di una partita e l’incompetenza di alcuni dirigenti fà il resto.
Così ho pensato che prendere un anno di pausa, poteva essere un ricostituente per lo spirito e per la mente. Aggiornarsi, leggere, vedere partite di alto livello, incontrare gli amici Sud Africani e respirare la loro realtà rugbystica è stata la cura perfetta.
Ora mi trovo qui, nella Mantova che ammiro e dove ho radici famigliari molto profonde, dove il profumo della buona tavola e della qualità della vita si respira nell’aria.
Ho ritrovato i giocatori della promozione in serie B diventati dirigenti ai massimi livelli, nuovi spogliatoi, nuova Club House ma soprattutto un gruppo di giovani giocatori pieni di entusiasmo, assetati di imparare velocemente questo Sport.
La sfida è cominciata e, come sempre, da buon paranoico perfezionista, cerco con tutto me stesso di stimolare il gruppo a migliorarsi e non aver paura di sperimentare.
Stiamo lavorando bene, anche se qualche giocatore non è ancora convinto delle proprie possibilità e non dà tutto quello che potrebbe.
Spero che il pubblico e tutto l’ambiente abbia la pazienza che occorre in un momento di transizione come questo, stiamo traghettando dalla vecchia alla nuova generazione e questo non è sempre indolore.

Mirco Bresciani



Mantova 2006